Affiliate Marketing, vendere online prodotti di altri
Affiliate marketing
Sapere cos’è l’affiliate marketing è una domanda a cui, almeno coloro che fanno business in rete, devono saper rispondere.
L’affiliate marketing è diventato senza dubbio uno degli strumenti più gettonati per generare dei guadagni. I motivi sono vari e sono riconducibili, principalmente, alla possibilità di generare delle passive income ovvero delle rendite passive.
Ma che cos’è l’affiliate marketing?
L’affiliate marketing è l’attività di promozione di un prodotto venduto da un soggetto terzo, con cui si stipula un accordo per ricevere, in cambio dell’attività promozionale svolta, una percentuale dei guadagni generati dalle vendite concluse dai nostri contatti. Per fare affiliate marketing si può decidere di utilizzare il proprio sito internet, una landing page, un blog, il proprio profilo Instagram o Facebook. Oppure si può guadagnare con l’affiliate marketing senza sito: ad esempio postando i propri link di affiliazione su forum o nei commenti di altri blog o condividendoli, semplicemente, con i propri conoscenti (attenzione: qui il rischio di ricadere in comportamenti configurabili come SPAM è molto alto). Un’altra versione dell’affiliate marketing è quello cosiddetto CPA, nel quale si guadagna una commissione quando si riesce a convincere qualcuno a scaricare un’App gratis o ad iscriversi ad un certo sito. Chiaramente questo è il caso in cui l’affiliate marketer guadagna meno, ma di regola è il più semplice da mettere in atto. Il sito di riferimento per questo tipo di attività è indubbiamente maxbounty.com.
Brand e Piattaforme di Affiliate Marketing
Occorre sapere che tutti i principali brand hanno un loro programma di affiliate marketing a cui è possibile
aderire. Se sei un fan di un particolare prodotto o servizio, basta che visiti il sito del brand che apprezzi e scorrendo verso il basso o chiedendo direttamente via mail, potrai verificare se esiste un programma di affiliazione. Talvolta ne esiste una versione leggermente riveduta e corretta come per esempio la figura degli ambassador ma sempre di affiliate marketing si tratta. Alcuni esempi sono: Zalando, Guess, Lego, Bottega Verde e SeoZoom, Booking e Groupon. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per qualunque nicchia il tuo sito/blog/profilo tratti. Anzi, è decisamente preferibile aderire a questi sistemi di affiliazione più diretti perché tendono a pagare meglio dei big del mercato.
Inoltre esistono dei siti dove vengono raccolte tutte le offerte di prodotti in affiliazione e si può liberamente decidere quali iniziare a promuovere. Tra questi, i due più popolari sono WordFilia per il mercato italiano e Clickbank per quello di prodotti digitali a livello mondiale.
Il riferimento più noto, almeno in Italia, rimane comunque Amazon. In sostanza basterà promuovere sul proprio sito uno dei milioni di prodotti venduti sul più celebre dei marketplace, libri compresi, ed inserire, in un post o in un articolo, l’apposito link alla vetrina del prodotto che si vuole promuovere. Se i lettori del nostro blog o i nostri contatti social, cliccheranno su quel link e decideranno di acquistare il prodotto, una percentuale di quella vendita verrà automaticamente trasferita sul nostro conto (ed entro 60 giorni accreditata).
Programma Affiliazione Amazon: sono tutte rose e fiori?
Purtroppo no. Forte della sua posizione di Marketplace più grande al mondo, Amazon ha ripetutamente negli ultimi anni ridotto la commissione spettante all’affiliate marketer per il suo lavoro, fino a raggiungere soglie davvero risibili in alcuni casi. Per fare un esempio, la commissione percentuale sulla vendita di un prodotto della categoria elettronica e computer è pari al 3%. E non va tanto meglio per categorie come hobby e auto e quella dei beni di consumo che sono entrambe ferme al 6%. Una menzione speciale va ad Amazon Moda (abbigliamento, valigeria, gioielleria) dove la commissione minima è del 10% e se riesci a vendere più di 7500 euro di prodotti, sale al 12%. Nella realtà però, difficilmente si riescono ad ottenere anche queste percentuali visto che la maggior parte delle volte coloro che cliccano sul nostro link non finiscono per acquistare immediatamente o il prodotto che abbiamo linkato. Spesso infatti acquistano qualche ora dopo e/o un prodotto similare, a quel punto Amazon ci riconosce comunque una commissione, ma solo dell’1,5%.
Esistono Alternative ad Amazon?
Assolutamente sì. Purtroppo la maggior parte di queste alternative non sono specificamente italiane ma con un po’ di impegno non è impossibile sfruttarne le enormi potenzialità. In ordine sparso:
- ShareASale: sul mercato da 20 anni, offre commissioni dal 5 al 30% e propone prevalentemente prodotti fisici di marchi poco noti. Totale affidabilità, buone commissioni, facilità di vendita di prodotti fisici, una certa difficoltà dovuta al fatto che i brand proposti sono sconosciuti o quasi.
- CJ Affiliate: ha cambiato nome, ma è presente sul mercato dal 1998. Offre ottime commissioni che vanno dal 20 al 35% su prodotti prevalentemente fisici ma non solo. Anche per CJ Affiliate il giudizio è estremamente positivo: grande affidabilità, ottime commissioni e prodotti di marca. L’unico lato negativo, se così si vuol definire, è che l’accesso a questa piattaforma non è automatico con l’iscrizione ma richiede un certo curriculum.
- Aliexpress: il famoso marketplace cinese. Esattamente come Amazon offre un programma di affiliazione con commissioni che vanno dal 2,4 al 7%. L’Amazon cinese è sicuramente affidabile come organizzazione, ma, viste le commissioni ed i prezzi medi, non so quanto conveniente come affiliate marketing.
- Ebay Partner Network: su Ebay non esistono solo le aste, ci sono molti prodotti a prezzo fisso immediatamente acquistabili. E’ il più longevo tra tutti i contendenti essendo nato nel 1995 ed anche il più esteso con circa 1,3 miliardi di prodotti in vendita. Riconosce commissioni che vanno dall’1,5 al 4%. Affidabilissimo sicuramente, però molto difficile riuscire a creare una rendita passiva consistente viste le modeste commissioni.
Conversioni
Fare affiliate marketing presuppone la capacità di creare le condizioni per realizzare dei profitti. Questo significa anzitutto produrre contenuti, che siano scritti, immagini o video, in grado di coinvolgere e trasformare i propri visitatori in potenziali acquirenti ovvero realizzare delle conversioni. Non basterà dunque creare dei link per avere la ragionevole speranza di ottenere delle vendite. Occorrerà puntare sulla qualità dei propri articoli o dei propri video e costruirsi una certa credibilità, facendo attenzione a non trasformare la propria presenza sul web esclusivamente a fini di vendita.
Il nostro consiglio
Il suggerimento è di inserirsi in una nicchia di mercato, che sia una passione o un tema su cui si è particolarmente ferrati e creare una community di persone. Si tratterà quindi di trasmettere quell’autorevolezza e quel senso di fiducia, che sono alla base di una relazione commerciale capace di durare nel tempo e dare notevoli soddisfazioni.